La matematica della befana: calze, cioccolatini e giochini
L’altro giorno ho sorpreso mia madre mentre cercava di nascondere diverse confezioni di cioccolatini. Mi ha guardato e ha candidamente affermato: “ho pensato di riempire quella ciotola di vetro, sai per offrire qualcosa agli ospiti”.
Mi ha guardata dritta in faccia, non ha nemmeno sbattuto le palpebre e mi ha mentito, sfacciatamente. Mi parlava ma già sapevo che gli ospiti erano l’ultimo dei suoi pensieri e il fatto che la ciotola sia rimasta vuota fino ad oggi lo ha confermato.
Quei cioccolatini sono andati a riempire le nostre calze, una per ogni figlio. Possono mancare i regali di natale, ma le calze della befana no: mia madre è particolarmente legata a questa festa, come le mie zie.
Io, invece, sono legata alle calze ed è un peccato che sia stata legata con le calze troppe poche volte.
Diverse sono le calze: collant, da mettere sotto i leggins o i diciott’anni, gambaletti/calzettoni colorati che fanno tanto bambina, parigine per chi ha belle gambe e autoreggenti con o senza silicone.
Diverse grandezze, diversi usi, una cosa resta uguale: quello che la mente richiama quando si pensa alle calze.
Innanzitutto il numero due: due sono le gambe che si intrecciano e due, due sono i più tipici regali al loro interno, due sono le persone necessarie per regalare/ricevere e mettere/togliere.
Ma c’è anche il numero uno: due calze fanno un paio, due persone che si amano diventeranno una cosa, per sempre o per qualche minuto, e una è la promessa di qualcosa di goloso, di un gioco divertente e sensuale da iniziare in due per ottenere un uno o anche per fare tre.
Insomma uno più uno non sempre fa due, per qualcuno resta uno, per qualcun altro fa tre.
Questa è la matematica che preferisco! Quella che non ti dà alcuna certezza e ti lascia in balia di te stessa. Per fortuna poi arrivano le calze, con i loro doni e le loro promesse: i bambini le aspettano, le donne le indossano e gli uomini, quando va bene, le sfilano.
Due sono le tipologie di regali che infili nella calza della Befana: c’è chi la riempie con dolcetti dalle carte colorate e sfrigolanti, o con balocchi e giochini, e uno solo con rose rosse a gambo lungo. Due, due, uno. Ma forse mi sbaglio e c’è di più! Allora dovete aiutarmi e dirmi cosa avete messo e cosa avete trovato nelle vostre calze?
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