Pane di Pasqua: ricetta della pinza triestina & Co.

Il pane di Pasqua è un lievitato dolce che compare sulle tavole italiane dal Trentino alla Sicilia, che tradizionalmente viene benedetto in chiesa e di cui si fa dono ai bambini, ai fidanzati, alla famiglia riunita per la colazione e il pranzo pasquali.

Difficoltà
media
Costo
basso
Cottura
40min
pane di pasqua pinza triestina
Pane di Pasqua: la pinza e la titola di Trieste. Photo © Cakemania®

Le forme variano, così come le ricette che rendono più o meno morbido l’impasto; ma la costante è l’inserimento di un uovo sodo (o più, ma sempre in numero dispari) per decorare e ricordare che la Quaresima è finita e si può tornare a mangiare cibi ricchi; come le uova, appunto.

La pinza e la titola sono il pane di Pasqua di Trieste: se si distinguono per forma, l’impasto è lo stesso, morbido e fragrante di burro e scorza di arancia.

La pinza ha l’aspetto di una pagnotta con tre tagli sulla sommità, simbolo della croce di Gesù.
La titola è invece formata da una treccia nella cui sommità è fissato un uovo rosso, simbolo dei chiodi della croce e del sangue di Gesù.

Percorrendo l’Italia troviamo anche:
I cavagnetti genovesi – a forma di cestino (=cavagnetto), più simili a una pasta frolla che a un lievitato.
La schiacciata delle uova (che a dispetto del nome, è ben lievitata) della Versilia.
Su coccoi cun s’ou sardo (pane con l’uovo a base di grano duro, cotto nel forno a legna), autentica scultura eseguita con coltellino e forbici, nelle forme più complesse e arzigogolate.

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Su coccoi cun sou. Photo © Erica Costa

Le cuzzupe, ninni, cudduraci, curudedi, cuculi, sguti/guti/nguti… il pane di Pasqua calabrese ha tantissimi nomi!

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Cuzzupe della cakemaniaca Ilaria Guzzi

La pupa e la scarcella (=cestino) pugliesi, di cui vi raccontiamo e vi diamo la ricetta qui.

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Una pupa e una scarcella pugliesi

La coddura siciliana, a forma di corona, campana, cestino, cuore, colomba (aceddu cu l’ovu) o di bambina.

Per rendere più bello il pane di Pasqua si possono inserire uova sode colorate: è facile farle, ecco il nostro tutorial!

Uova colorate per Pasqua
Uova colorate per Pasqua

 Ecco la ricetta della pinza triestina

Nb – se non volete o non potete usare latte e burro, potete usare prodotti vegetali come latte di soia o di riso e margarina. Vi segnalo che trovate ricette senza latticini per dolci di Pasqua sul sito di Vallè, tra cui classici regionali come la pastiera napoletana, la scarcella pugliese, la pizza dolce laziale, le casadinas (o pardulas) sarde, la pigna iripina. Tutte valide alternative alla colomba per celebrare le tradizioni più antiche della gastronomia italiana.

Ingredienti per sei grosse pinze triestine:

  • 1kg farina Manitoba
  • 70gr lievito di birra fresco o 20gr lievito di birra liofilizzato
  • 250gr zucchero
  • 100gr burro fuso
  • 200ml latte tiepido
  • 6 uova
  • 1 bicchierino di rhum
  • la scorza grattugiata di due arance non trattate

Metodo:

La pinza triestina è uno di quei lievitati che richiede varie fasi di lavorazione e riposo. Le mani in pasta stanno in effetti poco tempo, ma la lievitazione ha le sue fasi da rispettare: in tutto vi serviranno circa 8 ore per poter sfornare il vostro profumato pane di Pasqua.
Cominciate preparando un “lievitino” con 250gr di farina e il lievito di birra precedentemente riattivato per 10 minuti nel latte tiepido con l’aggiunta di un pizzico di zucchero.
Lasciate a riposo, coperto, in un luogo tiepido per un’ora.
Aggiungete – in questo ordine – altri 250gr di farina, 100gr di zucchero, 40gr di burro fuso e 2 uova; incorporate ogni ingrediente solo quando il precedente è stato perfettamente amalgamato.
Fate lievitare per tre ore, sempre coperto con pellicola.
A questo impasto aggiungete infine il resto degli ingredienti, escluso un albume che vi servirà per lucidare il pane di Pasqua.
Fate lievitare per le ultime tre ore, sempre coperto con pellicola.

L'impasto è ora molto gonfio!
L’impasto è ora molto gonfio!

Dividete in sei parti l’impasto, perché è arrivato il momento di formare la pinza e la titola, oppure di creare quello che la fantasia vi suggerisce: ricordate che l’impasto crescerà in cottura, e quindi eventuali dettagli di piccola dimensione andranno persi.
Per lo stesso motivo, fissate bene le vostre uova nell’impasto; molti le imprigionano in una o due strisce di pasta per non farle “saltare” fuori, quando saranno spinte dall’azione del lievito.
Ecco come si fa la pinza: date a un pezzo di impasto una forma arrotondata e con le forbici fate tre tagli sulla sommità.
Ed ecco come si fa la titola: da ogni pezzo di impasto ricavate tre cordoni, allungateli e fissateli ad una estremità e poi intrecciateli tra loro; la chiusura della treccia andrà posta sotto il vostro pane di Pasqua.
La parte in alto della treccia invece va lavorata in maniera diversa: i capi laterali della treccia vanno avvicinati e schiacciati con un matterello fino a formare una sorta di disco; ponete al suo centro un uovo sodo colorato.

titola di pasqua
L’intreccio della titola

Usate il cordone centrale per passare sopra l’uovo e fissarlo alla treccia.
Sbattete l’albume avanzato con una forchetta, e usatelo per pennellare i pani dolci.
Cospargete di codette, mompariglia e granella di zucchero.
Infornate su una placca rivestita di carta forno, in forno statico preriscaldato a 160° per circa 40 minuti.
Una volta raffreddate, conservate le pagnotte avvolte in pellicola perché tendono a seccare, soprattutto se sbocconcellate.
Regalate il vostro pane di Pasqua – pinza, titola, corona, colombella o cestino – ai vostri cari… ma tenetene uno per voi, perché è davvero buonissimo!

Ringrazio la bravissima Barbara Cecconi per aver testato questa ricetta per Cakemania.

 Guarda le 10 uova di Pasqua più belle!

flowery easter egg
© Dolce giocare di Nannarella