Migliaccio napoletano, facile e cremoso
La ricetta del migliaccio napoletano, un dolce che tradizionalmente si prepara a Carnevale (ma che vi consiglio di fare tutto l’anno!), è semplice e buonissima. Questa è davvero una torta per tutta la famiglia!
- Difficoltà
- facile
- Costo
- basso
- Preparazione
- 20min
- Cottura
- 40min
Il migliaccio è un dolce antico, attestato già nel 1016, che veniva in origine preparato con miglio e sangue di maiale, gustato il martedì grasso prima di cominciare la povera dieta della Quaresima (qui c’è un articolo che parla della storia del migliaccio nelle campagne partenopee).
Il migliaccio in Italia: le diverse tradizioni regionali
Se il migliaccio napoletano è oggi in sostanza il ripieno delle sfogliatelle ricce o lisce messo in una teglia, e in Toscana sarà facile incontare chi chiamerà migliaccio anche il castagnaccio, bisogna sapere che esistono altri migliacci dolci in giro per l’Italia:
- il migliaccio senese, una schiacciata ripassata in padella nello strutto, fatta con cavallucci (biscotti duri, con canditi), panforte, pane raffermo, brodo di maiale, sangue di maiale, miele, uova, canditi
- il migliaccio pistoiese, una crêpe fatta con brodo di maiale, sangue di maiale, farina, olio, sale, pepe, e spezie, cosparsa di zucchero oppure di parmigiano
- il migliaccio emiliano, una crostata fatta con un guscio di acqua e farina e un ripieno di sangue di maiale, cioccolato fondente, cacao, latte, canditi, uova e pangrattato
Ci sono poi i migliacci salati delle Marche e di Forlì (come spiega questo articolo dell’Academia della Crusca).
La ricetta del migliaccio napoletano
Consultando libri e blog, ho scelto di provare la ricetta di Tavolartegusto perché le dosi mi sembravano le più equilibrate per i miei gusti (su un libro di cucina napoletana ho trovato una ricetta con SETTECENTO grammi di zucchero!!). Dopo averla testata, penso che la prossima volta la farò con 50gr in meno di zucchero, ovvero con 200gr.
Ho cambiato il metodo di preparazione per semplificarlo, velocizzarlo e ottenere un flan cremoso invece della versione più granulosa e craquelé (bellissima, peraltro): invece delle uova montate separatamente, ho frullato tutto insieme e fatto una vellutata.
Sono entusiasta del risultato: in superficie una copertura sexy che sembra cuoio, sotto un dolce che è quasi più al cucchiaio che da forchetta.
Ingredienti un migliaccio per 8-10 persone:
- 180gr di semolino
- 500gr di latte
- 300gr di acqua
- 200gr di zucchero semolato
- 250gr di ricotta
- 3 uova
- 50gr di burro
- la scorza di un’arancia (io ho usato scorze essiccate da me)
- la scorza di un limone (io ho usato scorze essiccate da me)
- un baccello di vaniglia tagliato per il lungo, o un cucchiaino di estratto di vaniglia
- 1 cucchiaino di acqua di fiori di arancio
Metodo:
- Imburrate una teglia a cerniera da 22cm e accendete il forno a 170° ventilato o 180° statico.
- Mettete in una casseruola il latte, l’acqua, lo zucchero, il burro, le scorze e la vaniglia.
- Lasciate sobbolire per un minuto (tenete sotto controllo la pentola) per estrarre bene gli aromi, poi versate a pioggia il semolino e mescolate con una frusta, continuando la cottura fino a che non avrete una polenta molto densa.
- Togliete le scorze e il baccello di vaniglia e mettete il composto in un grosso frullatore insieme alla ricotta, l’acqua di fiori di arancio e le uova.
- Frullate fino ad avere una crema liscia e omogenea.
Guardate che belli i semini di vaniglia nell’impasto del migliaccio! - Versate nella teglia e infornate per circa 40 minuti.
- Vedrete la superficie gonfiarsi e scurirsi: non è una torta da prova dello stecchino, quindi fate attenzione solo a non bruciare il top.
- Togliete dal forno e lasciate raffreddare il vostro migliaccio napoletano prima di tagliarlo. La sommità colasserà su stessa, creando delle bellissime onde.
- Di più – potete aggiungere canditi, amarene sciroppate o gocce di cioccolato all’imasto prima di infornare.
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