Confettura e marmellata facile: 10 trucchi di Cakemania da adottare subito
Non lasciatevi spaventare dalle conserve dolci fatte in casa: con questi 10 trucchi imparati in anni di prove, Cakemania ha affinato una tecnica veloce, pratica e a prova di qualsiasi negato!
Confettura e marmellata facile? Mai stato così facile!
1 – la classica dose frutta-zucchero è 10:10. Una ricetta della nonna infallibile perché questa enorme quantità di zucchero conserverebbe anche un mammut!
Ma non è necessario arrivare a tanto. Posso garantire che 10:7 (1000gr di frutta + 700gr di zucchero) sono più che sufficienti in qualsiasi caso, e che si può scendere fino a 10:5 se la frutta è particolarmente dolce e matura.
2 – come addensante si può usare la pectina naturale contenuta nella buccia del limone (con una spessa parte bianca) o in una mela (buccia e torsolo compresi: una piccola mela ogni 500gr di frutta) – ovviamente non trattati con pesticidi. Aggiungeteli alla frutta e allo zucchero ancora a freddo e lasciateli cuocere insieme.
Oppure usate i gellificanti che si trovano in commercio, da dosare come da istruzioni delle varie marche.
3 – per controllare il grado di densità raggiunto dalla vostra conserva, prendetene un cucchiaino durante la cottura e versatelo su un piattino. Aspettate che si raffreddi e valutatene la viscosità: se vi va bene, spegnete e passate la marmellata, sennò lasciate cuocere ancora per fare evaporare umidità.
4 – per la cottura, le pentole di acciaio sono le migliori, meglio se a fondo spesso.
Non usate l’alluminio (non è adatto ai cibi acidi) e le pentole smaltate (la marmellata si attaccherebbe al fondo in continuazione).
5 – la cottura deve essere a fuoco basso all’inizio, appena medio dopo che è diventato tutto liquido. Controllate spesso la cottura e mescolate, soprattutto finché non arrivate allo stato liquido della conserva.
6 – se qualcosa si attacca al fondo e brucia, non cercate di staccarla dal fondo, ma versate subito in un altro recipiente tutto quello che viene via facilmente e date per perso quello che si è attaccato.
Non ci provate, davvero: sennò vi telefono e vi racconto piangendo della volta che ho dovuto buttare una confettura fatta con 3kg di fragole biologiche che sapeva di fumo!
7 – l’attrezzatura casalinga che fa la differenza: schiaccia-patate, setaccio/ passaverdure/scolapasta, mestolo e imbuto.
Usate lo schiacciapatate per accelerare la decomposizione della frutta: premete mentre cuoce con lo zucchero, non appena la mettete sul fuoco, per romperla e fare uscire i succhi.
Passate la frutta cotta al setaccio o al passaverdure con il disco dai buchi più piccoli per eliminare semini nel caso di lamponi, more e ribes.
Passate frutti non denocciolati come ciliegie e susine schiacciandoli in uno scolatapasta, che tratterrà buccia e noccioli, facilitando e velocizzando tantissimo il vostro lavoro rsipetto a una mondatura pre-cottura.
Usate un imbuto di plastica a cui avrete tagliato un pezzo in fondo, in modo da ottenere un tronco di cono con un’apertura più piccola di quella dei barattoli, come imbuto da marmellata: con 1€ di spesa al primo negozio di ferramenta che incrociate, avrete un gadget di cucina utilissimo per versare nei barattoli zuppe, sughi, conserve e confetture!
8 – vasetti piccoli, lavati in lavastoviglie a massima temperatura: per questioni di conservazione (ovviamente in frigo!) una volta aperti, conviene avere più barattoli piccoli che uno grande.
Siate pronti con vasetti appena lavati e asciugati in lavastoviglie alla massima temperatura; se lavati a mano, meglio farli bollire in pentola per qualche minuto, estrarli ancora caldissimi con una pinza, scolarli e versare dentro la confettura fino al segno della ghiera (circa un centimetro dal bordo).
9 – la coperta: chiudete immediatamente i barattoli non appena ci avrete versato dentro la marmellata caldissima (una volta passata rimettetela sul fuoco per riportarla a bollore), stringendo bene il coperchio, capovolgeteli e lasciateli raffreddare gradatamente avvolti in una coperta. Ci vorranno circa 12 ore.
In questo modo andranno sicuramente tutti sotto vuoto. Controllate lo stesso che nessun tappo se toccato al centro faccia “clack” e si abbassi. In quel caso, tenete il barattolo in frigo e consumate la conserva come se l’aveste appena aperta.
10 – etichette: è importantissimo sapere cosa c’è in quel vasetto (i colori delle confetture scuriscono nei mesi: sono albicocche o pesche? More o prugne?), e quando ce lo avete messo: è la prima regola igienica dei professionisti della cucina (se avete mai visto Alessandro Borghese in “4 ristoranti” saprete di cosa parlo…).
Le classiche etichette bianche che si trovano in cartoleria sono molto economiche, ma per toglierle al prossimo giro di conserve bisogna lasciare i barattoli a mollo e lavorare di paglietta e olio di gomito. Parecchio.
Quelle di Stikets che si possono personalizzare online in dimensioni, colori, font, con simboli e persino foto, passano indenni in lavastoviglie, ma si tolgono in un attimo (anche dopo la lavastoviglie), semplicemente pelandole via senza che rimanga traccia del collante.
Ci sono anche in versione etichetta lavagna: si scrive con un pennarello-gesso, che si cancella passando una spugna umida. Anche queste etichette entrano e escono dalla lavastoviglie come se niente fosse centiniaia di volte!
Vi consiglio di provarle, è tutta un’altra storia!
E infine, un piccolo vezzo se dovete regalarla o se volete sorridere ogni volta che aprite la dispensa: un quadratino di stoffa, un elastico per tenerlo fermo, un pezzetto di spago, e la vostra marmellata facile è anche bellissima!
(Post realizzato in collaborazione con Stikets)
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