Come usare il miele: 10 cose che ho scoperto che saranno utili anche a te

Durante il blog tour #mielizia4mums nella sede di Conapi, il più grande consorzio di apicoltori italiani e uno dei maggiori in Europa, ho imparato 10 nuove cose sul miele: utili, curiose, golose e affascinanti.

degustazione miele(Post sponsorizzato)

Ma come è bello andare in giro per i colli bolognesi…

Monterenzio, a 45 minuti dal centro di Bologna, è un paesino immerso nel verde e nel silenzio. Ci si arriva percorrendo una bella strada che passa accanto a un castello che sembra il fiorentino Palazzo della Signoria in miniatura, e che si snoda tra vigneti, campi a maggese, ruscelli e perfino una specie di canyon.

Monterenzio (BO)

Qui c’è la sede di Conapi, consorzio nato nel 1979 per iniziativa di nove apicoltori e che oggi ne conta 600 (il 62% sono giovani; il 21% sono donne) per 90.000 alveari, di cui 30.000 a regime biologico.

sede conapi
La sede di Conapi

Conapi raccoglie a Monterenzio miele, melata, polline, cera d’api, pappa reale e propoli provenienti da tutta Italia, con un’ampia varietà di monoflora.
Oltre ai più noti mieli di acacia e di castagno, produce quelli di coriandolo, di agrumi, di sulla, di bosco, di eucalipto per la GDO. Mieli di nicchia (come l’edera, il tarassaco o il corbezzolo, ideale per le seadas sarde) possono confluire nel millefiori se non riescono a raggiungere la massa critica per una linea a sé.

Dipende dall’annata: una fioritura anticipata per il gran caldo e una gelata subito dopo possono compromettere un raccolto. È successo di recente all’acacia, il miele di maggiore successo commerciale in virtù della delicatezza del suo sapore.

Per far fronte ai sempre più frequenti cali di produzione dovuti al cambiamento climatico e al preoccupante declino della popolazione delle api, Conapi comincia a guardare ad altri Paesi, selezionando aree simili alle nostre per insediare nuove apicolture gestite secondo i suoi strettissimi disciplinari. Ma ci vorrà ancora tempo prima che entri nella linea di produzione del miele spagnolo o dell’Est: deve essere all’altezza di questa nostra eccellenza del made in Italy.

Lo stabilimento che ho visitato è il centro operativo di tutto il consorzio, dove vengono imbarattolati i prodotti apistici a marchio Mielizia (top di gamma, solo da materia prima Conapi, italiana e non pastorizzata), più le private label per catene come Coop (comprese le linee Solidal, ViviVerde, Fior Fiore), Conad, Bennet etc. che fanno arrivare qui la loro materia prima per essere trattata e confezionata.

Tra un giro nel parco a vedere come funziona un alveare con la guida di un apicoltore…

sede conapi parco
Nel parco Conapi…

un favoloso risotto al polline e gorgonzola nella casa-mensa degli impiegati (che bello, lavorare in un ambiente così!)…

risotto miele e gorgonzola
Seriamente, questo è un TAVOLO DELLA MENSA AZIENDALE!!

e una degustazione ragionata dei principali prodotti Mielizia…

Sasha Carnevali degustazione miele
Degustando un miele di bosco (Photo © Viviana Dal Pozzo per Cakemania)

Ho scoperto come usare il miele: 10 cose che ho scoperto che saranno utili anche a te

1. il miele è fatto con il nettare acquoso che le api trasportano dal fiore all’alveare e gli enzimi che le api gli aggiungono; un’ape “lavora” lo stesso fiore fino ad esaurirlo
2. ci sono oltre 50 varietà di miele monoflora in Italia
3. esiste un miele di acacia di sintesi: proprio perché il più richiesto, c’è chi si è ingegnato per crearne uno finto – motivo in più per essere sicuri della qualità di quel che si compra (ad esempio ogni vasetto Mielizia ha un codice di tracciabilità che si può verificare sul sito o richiedere a info@mielizia.it
4. l’aroma del miele non ha niente a che vedere con quello del fiore e della pianta da cui proviene – eccetto quello di agrumi che ha un vero sentore di zagare
5. il miele di eucalipto infatti non sa di mentolo ma… di umami! Soprendentemente ricorda il miso, la salsa di soia, i funghi shitake perché gli alberi crescono vicino al mare e con il nettare le api assorbono anche goccioline di acqua salata
6. gli aromi che si percepiscono nei mieli vanno dalla vaniglia al tabacco, passando per liquirizia, cacao, carruba, mandorla, cocco, agrumi e… cartone bagnato. Un accento di fumo può derivare dai fumigatori usati per stordire le api e accedere agli alveari
7. il miele, a parità di peso dello zucchero, contiene il 20% di calorie in meno
8. il miele è un dolcificante potentissimo: ne bastano 60gr per ottenere lo stesso risultato di 100gr di zucchero
9. tosse, raffreddore, mal di gola? Il modo migliore di approfittare delle doti benefiche del miele è assumerlo in acqua o tè tiepidi, mai bollenti: il latte, in quanto grasso, inibisce in parte il loro assorbimento
10. il miele è un ottimo coadiuvante terapeutico in casi di: asma; disturbi del sonno; disturbi gastrici, epatici e della digestione; ferite e ustioni (si applica localmente: è un ottimo cicatrizzante e antibatterico); infiammazioni oculari (si usa puro come collirio); emicranie; febbre; eczemi, afte e herpes

Per quanto mi riguarda, ho imparato a degustare il miele sotto la guida di esperti (osservare colore e viscosità; annusare; deglutire), e che ho due nuove passioni:
il miele di coriandolo, che non sa di cimice schiacciata come la foglia, il fiore e il seme fresco della pianta, ma che ha un sapore più complesso e interessante del miele di arancio che ho sempre usatomiele di coriandolo
il miele di bosco, così adulto da sembrare un vino da meditazione: roba da dopo cena, poltrona e caminetto

Infine, 10 punti green a Mielizia che usa vasetti compostabili oltre al vetro e al PET:

miele di sulla
Confezione 100% compostabile 🙂

D’ora in poi quando sceglierò un vasetto di miele al supermercato lo farò con molte più frecce al mio arco!

api bionde
Api bionde al lavoro

Le api più calme e operose (e quindi più benvolute dagli apicoltori) sono le Ligustiche Mellifere, dette “bionde” – #blondepower!

(Post in collaborazione con Mielizia; segui i suoi social netwoek per info sempre aggiornate)

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Cakemania, eco food blog di Sasha Carnevali