Come si fa la pasta sfoglia e la si trasforma… in gelosia!

Solo chi è geloso può comprendere quale tormento affligga il cuore in preda a questo sentimento… No, però non ci si può pensare: è molto meglio se oggi associamo a questa parola qualcosa di dolcissimo…. non trovate?
Questo tipo di dolce in pasta sfoglia prende il suo nome da jalousie, che in francese significa persiana: noterete che in effetti le assomiglia molto.
La lingua francese non è però l’unica ad utilizzare questo termine per indicare quel tipo di imposte: tra le altre, proprio nel dialetto della mia città, il genovese, le persiane si chiamano giöxìe.
“L’origine della voce è un uso figurato della parola ‘gelosia’ in quanto stato d’animo e sentimento, poiché si riteneva che l’uso delle persiane, atte a tenere nascosta la bellezza delle donne (pur consentendo loro di guardare all’esterno), fosse nato appunto dalla gelosia dei mariti: naturalmente le ‘gelosie’ o persiane hanno anche altri vantaggi, ma la parola nacque da questa credenza…”
(http://www.civiltaforchetta.it/storiediparole.htm#Giöxìa)
Ma vediamo come farle, queste gelosie, e prima di tutto…
Come si fa la pasta sfoglia
Ingredienti:
– 220gr di farina 00
– 145ml d’acqua fredda
– 220gr di burro morbido, a temperatura ambiente
– un pizzico di sale
Metodo:
Impastare a mano o nel mixer la farina, l’acqua fredda, il pizzico di sale e 20 gr. di burro.
Otterrete un impasto morbidissimo:

Infarinare la spianatoia e l’impasto e stenderlo dandogli la forma di un rettangolo di 14×28 cm.

Adagiare sul rettangolo il panetto di burro morbido (200 gr.), ripiegare sul burro i bordi di pasta in alto e in basso e piegare a libro le parti sinistra e destra del rettangolo.


Infarinare, spianare con il mattarello fino ad ingrandire il rettangolo a 3 volte la sua lunghezza, ripiegare a libro.

Far fare all’impasto mezzo giro, sigillare i bordi schiacciando con le mani, spianare nuovamente e di nuovo chiudere a libro. Ruotare di 1/2 giro e ripetere l’operazione una terza volta.
Diporre su un foglio di carta forno, impacchettare e mettere in frigorifero per 1/2 ora.

Questi 3 “giri di pasta” e riposi in frigorifero vanno ripetuti altre 5 volte, per un totale di 18 giri, spianate e chiusure a libro dell’impasto. Lo so, sembra molto, ma in realtà dopo il primo giro i successivi sono molto più veloci e durante i riposi in frigorifero potete fare molte altre cose… ad esempio curiosare attraverso le persiane chiuse!
La pasta sfoglia sarà ancora più buona se la lascerete riposare in frigorifero 24 h prima di utilizzarla.
Ovviamente per fare questi dolci potete usare la pasta sfoglia pronta, impiegherete pochissimo tempo, ma io vi consiglio di provare almeno una volta e soprattutto di assaggiare la pasta sfoglia fatta in casa.
La pasta sfoglia si presta ad essere usata anche per cornetti dolci o salati, briochine di ogni tipo, vol-au-vent salati, millefoglie, diplomatiche o per qualunque cosa vi suggerisca la vostra fantasia. Quindi… buon lavoro!!
GELOSIE
Stendere la pasta allo spessore di 3 mm, ritagliare dei rettangoli di 18×11 cm, disporre su una metà del rettangolo uno strato di confettura (a me piace di lamponi o fragole), lasciando un margine di 7-8 mm.

Ripiegare sopra l’altra metà del rettangolo di pasta e sigillare i bordi con una forchetta.

Incidere orizzontamente delle fessure con un coltello affilato e spolverizzare con zucchero semolato.

Diporre le gelosie su una teglia protetta da carta forno e cuocere in forno statico a 200° per 20-30 min, fino a doratura. Sono buonissime!

Francesca Belfiore
dolcimaterieprime.blogspot.com