Mio figlio vuole partecipare a Junior Bake Off Italia – Le cose che posso insegnargli mentre ci prova
Mentre io nicchio sperando che gli passi perché non mi va di rischiare che sia esposto mediaticamente (non metto nemmeno le foto del suo viso qui su Cakemania), non ho certo intenzione di dirgli: “No, non puoi partecipare a Junior Bake Off Italia!”.
Come partecipare a Junior Bake Off Italia
Le ambizioni e gli interessi vanno sempre perseguiti, secondo me. A qualsiasi età e ancor di più in quella tenera: perché ogni curiosità a cui diamo modo di svilupparsi – fosse anche una veloce googolata – può portare alla scoperta di un nuovo piacere, e ogni piacere migliora la nostra qualità di vita.
Quindi: la curiosità è la strada più sicura per la felicità.
Ora, lui che non ha nemmeno otto anni vuole partecipare a Junior Bake Off Italia: possono farlo bambini tra i 7 e i 12 anni. Si sente pronto a passare il primo turno presentando la gelatina di arance, che mi ha aiutato a fare tante volte.
Oggi mi ha chiesto cosa sia un abbattitore e ho visto le rotelle girare nella sua testolina per valutare se questo possa far solidificare una gelatina in tempi utili alla gara.
Subito dopo mi ha proposto di fare completamente da solo una gelatina di arance e melagrano.
Cucinare insieme ai miei figli è sempre stato importante per me: in cucina ho passato con ognuno dei tre del tempo di qualità one-on-one chiacchierando, insegnando in versione stealth cose che vanno ben oltre il biscotto, creando il ricordo (o almeno la sensazione) di aver passato dei momenti speciali con la mamma.
E il mio piccolo, che ha cominciato a due anni a girare la frusta nella ciotola e man mano a setacciare la farina, a rompere le uova, a pesare gli ingredienti e capire se doveva togliere o aggiungere per arrivare a quella grammatura, a sbattere anche se gli fa male il braccio per montare come si deve, il mio piccolo oggi ha imparato a tagliare le arance dal verso giusto, come impugnare il coltello e dove tenere l’altra mano per non farsi male, come sommare spremuta e sciroppo e dividere il volume totale nella quantità di colla di pesce necessaria, a frazionare il foglio di gelatina e a capire che per essere preciso deve usare le forbici invece delle mani, a pulire la sua stazione di lavoro con una spugna che deve essere bagnata, strizzata, afferrata a metà e poi piegata per raccogliere lo sporco, poi rilavata, ristrizzata e ripassata.
C’è voluto più tempo a spiegare le cose a voce senza fargliele vedere prima, senza posizionare le sue dita, senza imbeccargli le soluzioni di piccoli problemi come il calcolo degli ingredienti e decidere se aggiungere zucchero o meno. Ma per lui è stato un importante esercizio di concentrazione e di rispetto delle consegne.
Adesso sta aspettando che la gelatina solidifichi in frigo, sapendo che comunque non la mangeremo stasera perché manca suo fratello, che adora questo dolce. Anche questo è un esercizio importante: tenere a freno l’eccitazione, sopportare l’attesa nel rispetto dei desideri degli altri.
Mio figlio vuole partecipare a Junior Bake Off Italia. L’eventualità di vederlo in tv non mi piace, ma non gli negherò mai un’esperienza che mi chiede di fare perché dove si prova si impara, e dove si impara si scoprono nuove cose che possono renderci felici: e qual è lo scopo ultimo di un genitore, se non quello di avere figli felici?
Ps – Se anche voi vi state chiedendo come partecipare a Junior Bake Off Italia… bisogna iscriversi al casting sul sito di Real Time Tv (c’è anche il modulo per Bake Off Italia, quello dei grandi).
Pps – Se anche voi volete fare la gelatina all’arancia come il mio bambino, ecco la sua ricetta, scritta proprio da lui: