Intervista a Renato Ardovino
Ha già esposto una torta alla 54° Biennale di Venezia, e sogna di realizzare “Una torta gigantesca per la Regina Elisabetta, con decori barocchi in bianco e avorio”. “Il re delle torte”, o più semplicemente “Renato”, come lo conosce il grande pubblico, sa dove dirigere le sue ambizioni.Sempre sulle copertine delle riviste specializzate, testimonial di Silikomart, cortese, affabile, sorridente e – secondo le sue fan – lui stesso un gran bel pasticcino, dopo lo strabiliante successo della prima stagione che dallo scorso novembre non ha mai smesso di essere replicata, Renato Ardovino presenta la seconda edizione del programma “Torte in corso” su Real Time Tv (ogni giorno alle 15, canale 31 del digitale terrestre, 124 su Sky) per svelare i trucchi del mestiere di patissier e cake designer. Perché Renato non è solo un decoratore: con più di 20 anni di esperienza alle spalle, è anche un raffinato pasticcere; scoprite la ricetta che ha regalato a Cakemania, la meravigliosa Torta Fiore di Fragola che serve anche al suo Gran Caffé e Torteria di Battipaglia, in provincia di Salerno.
È lì che lo abbiamo incontrato e… subissato di domande!
Bello questo posto, con le tappezzerie in moiré bordeaux, il pavimento in marmo…
Mi sono ispirato ai caffé viennesi, Demel è il mio preferito, con i suoi tavolini antichi, gli specchi, le signore che prendono il tè…
E la Sacher…
Che hanno inventato loro, ma che hanno dovuto cedere all’Hotel Sacher in un momento difficile. Da allora litigano sul possesso della ricetta originale!
Anche voi fate la Sacher, vedo.
Al banco proponiamo 30-40 torte a rotazione a seconda della stagione. La classica pere e ricotta (tipica della costiera amalfitana, ndr), la caprese tradizionale e quella al cioccolato bianco, la charlotte ai frutti di bosco, che è la mia preferita in assoluto, i babà, le crostate di cioccolato e nocciole, di confetture, di frutta fresca…
Quanti siete a lavorare qui?
Io, le mie due sorelle, mio nipote Angelo – che vedete anche nel programma tv – e due dipendenti.
Tutti a fare cake design?
No solo io, Angelo e un collaboratore: un laboratorio tutto al maschile! Del modelling mi però occupo solo io, faccio le ore piccole quando sto dietro ai personaggi e nemmeno me ne accorgo. È un lavoro che puoi fare solo se hai tanta passione.
Sei sempre stato interessato ai dolci belli oltre che buoni? Tuo padre vendeva gelati, tu hai studiato alla scuola d’arte, sembra fosse destino.
Ho sempre lavorato nella ristorazione e ho imparato tantissimo a fianco di maestri e soci. Sono cinque anni che mi occupo di cake design. Se rifiuto un lavoro è solo per mancanza di tempo.
È per quello che non fai corsi in giro per l’Italia? Ti vorrebbero tutti, da tutte le parti!
Sì, è per quello. Per fare bene le cose devi stare in laboratorio, seguirle la tua attività. E poi è faticoso portarti dietro tanti attrezzi del mestiere: quando hai la tua spatola preferita per come bilanci il suo peso nella tua mano, come il fioretto per chi pratica la scherma, non ti adatti.
E quindi tagli la testa al toro insegnando a tutti attraverso un programma televisivo. Qual è il segreto del successo di “Torte in corso con Renato”?
Credo che dipenda proprio dal fatto che è un tutorial: torte anche di tre piani, ma non monumentali, sempre fattibili in casa. Lo scopo è quello di dare un vero servizio agli spettatori, anche con le rubriche “SOS Renato” e “Provaci ancora Angelo”, dove si risolvono i problemi concreti che si incontrano quando ci si cimenta nelle torte artistiche.
Cosa hai imparato lavorando in televisione?
A essere un po’ più sciolto (ride, ndr)! Mentre lavoro sono molto concentrato, ma devo ricordarmi di spiegare a parole quello che sto facendo. E anche a gestire il calore delle luci, che non facilita la manipolazione della pasta di zucchero.
Raccontaci: cosa vuol dire avere un proprio programma?
La registrazione è faticosa, sono 8-10 ore filate, magari stai finendo una fase complessa e passa un’ambulanza a sirene spiegate che rovina il suono e devi ricominciare. I progetti della seconda stagione sono più articolati rispetto a quelli della prima, ma la puntata dura comunque mezz’ora, comprese le due rubriche: bisogna quindi che la preparazione sia perfetta, e quella si fa il giorno prima di filmare, quando si cuociono le torte e si imbastiscono le varie fasi di decorazione.
Però è soddisfacente uscire dalla routine del laboratorio, cambiare ambiente e lavorare con delle persone carine come quelle della produzione: ormai siamo una piccola famiglia!
E ora hai anche una app e un libro a tuo nome…
Sì, i filmati per i tutorial della app li abbiamo girati nei giorni di “pausa” dal programma, il libro invece raccoglie i migliori progetti di entrambe le stagioni. Ne sono molto soddisfatto, mi piacciono la carta, l’impaginato, le foto: credo sia un ottimo strumento per chi voglia cominciare a decorare torte.
Sei noto per il tuo perfezionismo professionale; anche nella vita sei severo con te stesso? Che è il nostro modo elegante di chiederti: ma come fai a rimanere così in forma vivendo in mezzo ai dolci?
Beh, assaggiare soltanto non fa ingrassare!
Prova la ricetta di Renato “Torta fior di fragola”!