Cakedesign: intervista alle ragazze di Silovoglio

Silovoglio cakedesign
Federica Visconti, 30 anni, e Adriana Fusé, 31. ©Franco Russo

Bisogna ringraziare (o maledire?) queste due ragazze se siamo stati contagiati dalla cakemania: Federica Visconti e Adriana Fusé sono state le prime a portare davvero la sugar art all’attenzione del pubblico italiano con i corsi e gli eventi organizzati dalla loro agenzia Silovoglio. Ci siamo fatti raccontare dalle superesperte come è nata l’ossessione che ci accomuna e descrivere il panorama del cakedesign italiano.

Raccontateci la storia di Silovoglio.
È nata due anni e mezzo fa come blog sui matrimoni proprio per la nostra passione per le wedding cake all’americana. Da lì abbiamo cominciato a organizzare le nozze di amiche, poi il passaparola ci ha trasformate in wedding planner spingendoci a frequentare gli ambienti inglesi e americani del cakedesign con la scusa del lavoro!
Cosa facevate prima? Federica?
Ero giornalista per d’Arco Editori.
Adriana?
Organizzavo convegni sulla medicina d’urgenza.
E ora vi occupate soprattutto di torte…
Sì, sono il cuore della nostra attività. Ci sono i corsi di Cakedesign Tour, ogni settimana in due o tre città diverse; il grosso impegno del Cakedesign Italian Festival, che lo scorso maggio alla prima edizione ha più che triplicato le presenze che ci attendevamo – non a caso la prossima si volgerà su 1000mq allo Sheraton di Malpensa, in modo da facilitare chi viene da fuori Milano; e poi c’è il nostro libro “Cakedesign”, che esce il 23 novembre e che contiene 30 progetti per torte nuziali e celebrative, cupcake e minicake. L’abbiamo realizzato con i migliori nove cakedesigner italiani ed è stato una vera e propria missione: siamo andati in casa loro, nei loro laboratori ad allestire i set fotografici per seguire ogni passo delle lavorazioni. Sarà una guida molto completa, ne andiamo veramente fiere!

Silovoglio cakedesign
La torta preferita di Federica è un design di Peggy Porchen

Citate case e laboratori… in effetti in Italia difficilmente si vedono torte di design nelle pasticcerie. Sembra che si tratti di una passione coltivata privatamente più che professionalmente. Qual è la proporzione tra le due sfere?
Si può dire che solo il 10% dei cakedesigner italiani appartenga alla sfera dei professionisti diplomati, iscritti all’albo e che lavorano solo su commissione visto ci possono volere due o tre giorni a realizzare una torta fatta come si deve. Per il resto si tratta quasi sempre di casalinghe dotate di passione e talento che lavorano in ambiente domestico per le amiche e i vicini.
C’è una area geografica dove si concentrano?
Decisamente al sud! Chissà, forse il carattere fervente… o hanno più tempo?
Messico, Stati Uniti, Regno Unito, Sud Africa e Australia sono i paesi dove il cakedesign ha preso maggiormente piede. Questo fenomeno “casalingo” è altrettanto frequente nel panorama internazionale?
Sì, ed è facilitato dalle norme locali. Le inglesi ad esempio possono mettere a norma le loro cucine e vendere direttamente da casa senza rischiare problemi.
Speriamo di ispirare i nostri legislatori a prendere la stessa direzione allora!

Si può preordinare Cakedesign dall’editore Rizzoli a 17,50€, con lo sconto del 15% e consegna gratuita.

 

 

Cakemania, eco food blog di Sasha Carnevali