Il giro del mondo in 8 pancake
Possono essere dolci, salati, alla frutta, al cioccolato, serviti a pranzo o a cena. Quante versioni ne esistono in tutto il mondo?
I pancake sono originari dell’America del Nord, ove sono chiamati anche hotcake, griddlecake o flapjack.
Sono delle frittelle con un leggero spessore, dovuto alla presenza nell’impasto di bicarbonato di sodio o lievito chimico insieme a farina, burro, zucchero, latte, sale e uova.
All’impasto base possono poi essere aggiunti altri ingredienti, come ad esempio la cannella e altre spezie.
Vengono serviti, nella versione dolce, con sciroppo d’acero, pezzetti di cioccolato, burro di arachidi o marmellata.
Come piatto salato, invece, sono generalmente accompagnati da una colata di burro fuso ancora caldo e dalle tradizionali pietanze da american breakfast: uova strapazzate e bacon.
1. Pancake americani: la ricetta originale e una variante buonissima
Da non confondere con i flapjacks inglesi, che sono delle barrette di cereali da consumare con il tè, i flapjacks americani sono il pancake per eccellenza: il prodotto 100% made in USA copiato in tutto il mondo.
Si preparano con:
- farina
- burro
- uova
- sale fino
- latte intero
- zucchero
- lievito
- bicarbonato
Per dosi e procedimento seguite le indicazioni che ho postato in Pancake: la ricetta originale americana.
Una variante buonissima e molto amata della ricetta tradizionale USA è il buttermilk pancake, che si prepara utilizzando il latticello al posto del latte.
Il latticello, ingrediente non molto conosciuto in Italia ma molto amato negli Stati Uniti, è sostanzialmente latte fermentato con acido lattico. Si tratta di ciò che residua dalla centrifugazione della panna per avere il burro.
Rispetto alla ricetta originale, i buttermilk pancake sono più spugnosi e umidi, con un gusto più aromatico.
Il latticello può essere acquistato nel reparto latticini dei supermercati ben forniti oppure in un caseificio. In alternativa si può usare lo yogurt, come indicato nel post 6 trucchi per fare pancake perfetti.
2. Pancake dal mondo: la variante giapponese dei Fluffy pancake
In Giappone il pancake è fluffy, ovvero soffice, della consistenza di una nuvola.
Gli ingredienti sono quelli tradizionali, ma la consistenza così morbidosa si ottiene montando gli albumi a neve con lo zucchero e aggiungendoli poco alla volta al composto risultante dagli altri ingredienti, mescolando piano dal basso verso l’alto.
Vanno poi cotti in padella aggiungendo pochissima acqua per creare del vapore e coprendo con un coperchio a campana.
3. Bliny Pancake: dalla Russia con amore
Il pancake russo si chiama Blin (Bliny al plurale) ed è una focaccina di circa 15 cm di diametro che viene preparata tradizionalmente per la Maslenica, festività della tradizione ortodossa russa, ucraina e bielorussa che si celebra nella settimana precedente la quaresima.
Si preparano con farina e lievito e vengono serviti con panna acida, caviale, salmone affumicato o uova di salmone.
Possono essere consumati anche con ricotta e marmellata.
4. Pancake indonesiani: i Dadar Gulung
I Dadar Gulung, letteralmente frittella arrotolata, sono il pancake indonesiano per eccellenza, di base il più consumato a Giava.
Si tratta di un pancake dolce al cocco a base di farina di riso, sale, zucchero di palma, uova e latte di cocco. Il colore verde vivo è conferito dal daun suji, una pianta tropicale asiatica dalle molteplici proprietà benefiche utilizzata anche come colorante alimentare.
Viene farcito con una crema solida ottenuta cuocendo in pentola cocco grattugiato, zucchero di palma, sale, cannella e acqua.
5. Made in Corea: kimchi pancake
Restiamo in oriente, più specificamente in Corea, per deliziarci con i kimchi pancake.
Ci illudiamo di essere gli unici utilizzatori del metodo cucina-svuota-frigo quando arriviamo a casa dal lavoro e non sappiamo cosa cucinare, e invece…no.
Perché in Corea il Kimchi pancake è proprio un piatto svuota frigo.
Si prepara, ovviamente, utilizzando del kimchi (che nelle cucine coreane è sempre pronto, un po’ come il ragù di nonna Pina), che viene mescolato a pastella di farina, verdure e – se disponibile – carne di maiale.
6. Pancake europei: le τηγανίτης greche
Avete mai visto il film Il mio grosso grasso matrimonio greco? Mi fa sempre molto ridere il padre della sposa, tutto fiero delle sue origini che declama imperioso “dimmi una qualunque parola e io ti dimostrerò che l’origine di quella parola è greca!“.
Ebbene, ha ragione lui. E non soltanto sull’etimologia.
Cratino, commediografo Ateniese vissuto tra il 520 e il 423 A.c., e Magnete del demo di Icario, anch’egli drammaturgo greco antico, hanno descritto nelle loro opere una pietanza greca rotonda a base di farina di frumento, olio di oliva, miele e latte cagliato, che si mangiava a colazione accompagnata da miele.
Si trattava di τηγανίτης, ovvero le tageniti.
Oggi la ricetta è leggermente differente dall’originale. Le tageniti si friggono in padella con olio e burro e si servono con miele, zucchero e cannella.
E se non siete ancora convinti del fatto che gli americani, bontà loro, non abbiano inventato nulla, sappiate che la parola inglese pancake è apparsa per la prima volta in inglese nel XV secolo!
7. Pancake svedesi: i Raggmunk
Da quando Ikea è approdata in Italia abbiamo iniziato a conoscere una tradizione culinaria che ci pare tanto stramba quanto buona: quella svedese.
Caratterizzata da accostamenti quantomeno bizzarri, la cucina svedese propone i suoi pancake nella veste dei raggmunk. In lingua svedese la parola raggmunk significa una cosa tipo “gonfiotto croccante”, perché ragg sta per croccante mentre munk è il nome che si dà ai pasticcini che si gonfiano.
Si preparano unendo le patate grattugiate crude con una pastella di farina e latte. Alcuni preparano la pastella aggiungendo anche le uova.
Il tutto viene poi fritto in padella e accompagnato con bacon di maiale fritto e mirtilli rossi (sì, anche con la celebre confettura).
8. Pancake africani: Baghrir e Pampoen koekies
Il continente africano stupisce tutti e si aggiudica il premio pancake che provocano dipendenza.
Parte il Marocco con i suoi Baghrir, pancake leggeri e spugnosi a base di farina di semola. Durante la cottura sviluppano minuscoli buchini, perfetti per essere riempiti con miele fuso e burro.
Da consumare con una tazza di tè alla menta marocchino.
Segue a brevissima distanza il Sud Africa, che dà il suo delizioso contributo con una ricetta a base di zucca.
I pampoen koekies sono, appunto, frittelle di zucca tipiche della cucina tradizionale sudafricana e vengono consumate in versione dolce, con salsa al caramello o crema di zucchero e cannella, oppure salate come aperitivo, antipasto o accompagnamento ai piatti principali del pasto.
Qui potete trovare la ricetta fedele all’originale per prepararle.
Quasi pancake: crêpes e palacinche
Ci sono poi alcune preparazioni che possiamo definire quasi-pancake ma non proprio, senza che per questo debbano essere considerate meno buone.
Tra queste, le indimenticabili crêpes di origine francese.
Conosciute in Italia col nome di crespelle, le crêpes alla francese sono parenti stretti dei pancake, dai quali differiscono per la totale assenza di lievito che ne determina anche l’incredibile sottigliezza.
Si realizzano a partire da un impasto a base di latte, uova, farina e burro.
Celeberrime le crêpes Suzette, ripiene di confettura all’arancia e flambate con il Grand Marnier.
Possono essere dolci oppure salate. Nel nord Italia, per esempio, la crespella è un primo piatto farcito con besciamella e prosciutto cotto per poi essere gratinato in forno.
Le palacinche, o palacinte (dal latino Placenta, cioè focaccia) sono parenti strette delle crêpes, che si sono diffuse principalmente nelle regioni dell’Europa centro-orientale, in particolare in Bosnia ed Erzegovina, Bulgaria, Slovenia, Croazia, Serbia e Repubblica ceca.
Sono anch’esse realizzate con farina, uova, latte e zucchero ma prive di burro (e per questo vengono chiamate anche crêpes light).
Possono essere dolci, e vengono servite con un ripieno di marmellata, cioccolato, pezzi di frutta fresca e secca, per poi essere arrotolate e cosparse di zucchero a velo (alla faccia del light).
Oppure possono essere salate e in questo caso vengono riempite con carne macinata, una salsa a base di paprika e servite con accompagnamento di patate o riso e verdure.
Cercate una ricetta per pancake vegani buonissimi e facili da fare? Leggete la mia ricetta vegana ideale per pancake dolci e salati.
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