Intervista a Lynn Hill

Come sono nati, come si gestiscono e soprattutto come ci si diverte con i cake club clandestini? Lo abbiamo chiesto a Lynn Hill, la signora di Leeds che li ha inventati. E che come vedete dalla foto, preferisce restare anonima… almeno visualmente!

Lynn, sei la fondatrice della Secret Tea Room, una sala da tè “clandestina” che apri nel salotto di casa tua solo in date fisse: chi vuole fare merenda da te prenota un posto, poi tu gli riveli l’indirizzo. Per 13 sterline (circa 15 euro) avranno un banchetto di torte, scones, sandwich e biscotti appena sfornati. Come ti è venuta l’idea di creare anche un cake club clandestino?

Lynn – Amo vedere la gente che si riunisce davanti a tè e torte, ma avevo voglia di farlo senza essere io a cucinare tutto! Un anno fa ho trovato un posto adatto per il primo evento e sei persone hanno portato ciascuna un dolce e un ospite.

Avevi un lavoro a tempo pieno quando hai cominciato?

Lynn – No, sono in pensione dal 2007, ma da quando ho dato vita alla Secret Tea Room e al mio Clandestine Cake Club non ho più tempo libero: sono il mio lavoro e lo adoro! Ho anche creato la National Cake Weeksemplicemente perché nessun altro l’ha fatto!

Il bello dei cake club: assaggiare tutto! Photo credit: Lynn Hill.

Kerstin Rodgers, il volto noto dei ristoranti underground, sostiene che questo è il tipo ideale di impresa per le donne e soprattutto le madri, perché permette loro di lavorare adattando i propri orari alle esigenze della famiglia.

Lynn – Sono d’accordo. Nel mio caso ho figli adulti, ma vorrei aggiungere che aprire un cake club può essere anche un modo di riempire il bisogno di un hobby quando si è in pensione. Mio marito aiuta ad apparecchiare i tavoli e a mettere tutto a posto quando gli ospiti vanno via.

Adesso tu tieni le fila di tutti i cake club inglesi e aiuti chiunque te lo chieda a organizzarne uno. Quanti ce ne sono in tutto?

Lynn – 15 in attività e 13 che stanno per lanciarsi. Ho ricevuto richieste di aiuto dalla Nuova Zelanda e dal Sud Africa. Se conoscete qualcuno in Italia che vuole provare, ditegli di contattarmi!

Raccontaci come si svolge la tipica riunione di un cake club.

Lynn – Non si paga niente per iscriversi a un CCC né per partecipare ad un incontro, a meno che l’organizzatore non sia la persona che prepara o procura le bevande. In quel caso si tratta di coprire i costi. È più facile tenere la riunione in un bar, o in una pasticceria, ed esortare i partecipanti ad ordinare da bere come segno di ringraziamento al negozio che li ospita. Ogni evento ha un tema (frutta di stagione, torte così belle da essere pornografiche, torte buffe, torte da ricette antiche…) perché questo incoraggia le persone ad usare la loro immaginazione nella scelta degli ingredienti e delle forme, e perché rende più attraente l’idea di partecipare. Una cosa importante: un cake club non è una gara, ognuno può portare quello che vuole, anche il dolce più semplice… purché sia a suo agio. Quando la riunione finisce ognuno porta a casa gli eventuali avanzi: tutti vengono con un Tupperware!
Io consento ad ogni cuoco di portare un ospite: se fossero di più non tutti riuscirebbero ad assaggiare ogni torta. Il numero ideale di partecipanti non dovrebbe superare in totale le 30 persone. Un numero più alto rovina l’atmosfera sociale: perché le torte sono al centro dell’attenzione, ma è altrettanto importante l’interazione tra persone che hanno lo stesso interesse per la cucina.

Cosa hai imparato dai cake club?

Lynn –Che tutti amano preparare e mangiare dolci. Che tutti amano incontrare persone nuove che possono diventare nuovi amici e partecipare insieme ad altri incontri. Ho anche imparato che questi pasticceri hanno molto talento e che potrebbero insegnare una cosa o due a molti programmi televisivi. Ho imparato che la gente accorrerà se le dai la possibilità di mettersi alla prova senza essere giudicata e senza farle spendere molti soldi. Siamo tutti orgogliosi della nostra cucina, non importa quale sia il suo livello. Molte delle torte che ho assaggiato durante le riunioni dei cake club sono le più squisite che si possano immaginare.

Semplice ma efficace: la Victoria Sponge non manca mai ai cake club inglesi. Photo credit: Becs Rivett.

E per finire, ci racconti un aneddoto divertente?

Lynn –Per il primo incontro del cake club di Leeds sono passata personalmente a prendere una partecipante a casa sua. Lei ha aperto la porta con la torta in mano e questa le è scivolata via dal piatto. Il cane di casa deve aver pensato di essere volato in paradiso e si è messo subito a mangiarla! La signora ci è rimasta molto male perché aveva fatto una bellissima torta decorata con brillantini, ma l’ho convinta a venire lo stesso e a portare una foto che le aveva scattato poco prima dell’incidente. Potete immaginare come sarebbe stata arrabbiata se il cake club fosse stato una competizione – invece abbiamo ci abbiamo riso su tutti insieme!

Un cake club clandestino riunitosi in un coffee bar inglese. Photo credit: Lynn Hill.

 

 

Cakemania, eco food blog di Sasha Carnevali